"Tra i nuovi libri pubblicati da Tempesta Editore sta ottenendo grandi consensi di pubblico un romanzo di formazione, divertente, scandaloso, commovente, drammatico, anticonvenzionale. Si tratta de Il fiore azteco dello scrittore argentino Gustavo Nielsen, che Tempesta, con l’occhio acuto dell’editore attento, ha saputo intercettare e proporre ai lettori italiani, assumendosi il rischio di puntare su un autore tradotto per la prima volta in Italia.
Ma la scommessa ci sembra ampiamente vinta. La trama è di quelle accattivanti: Fabio, un ragazzino che vive con la nonna nella periferia di Buenos Aires, ha la passione per gli esperimenti di magia. Nel garage di casa organizza spettacolini per il vicinato e lì, insieme all’amico Carlos (che ha una sorella che suscita le sue delizie masturbatorie), sogna di poter realizzare la madre di tutte le magie: il fiore azteco, cioè l’esposizione del corpo di una donna che al pubblico apparirà tagliata a metà e deposta su un vassoio. Le vicende si rincorrono con grande velocità. Ben presto Fabio e Carlos saranno arruolati e inviati nel sud dell’Argentina: è l’anno della sciagurata guerra che viene dichiarata alla Gran Bretagna per il possesso delle isole Falkland-Malvinas. Da questo punto in poi l’autore (oggi architetto e scrittore di successo ma che è stato recluta e personalmente coinvolto in quelle manovre militari) ci presenta un quadro impietoso dell’Argentina, tra corruzione, prepotenze dei militari e parassitismo e inefficienza dei burocrati e dei funzionari ministeriali. Ci saranno poi sviluppi drammatici che riguardano l’amico Carlos, la sorella e Carmen, una ragazza ricoverata nello stesso reparto dell’ospedale dove si trova Carlos. Il finale del romanzo è sorprendente, con pagine di forte carica erotica e sognante visionarietà."
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