" Il fiore azteco" di Gustavo Nielsen è la storia straordinaria di tre personaggi che resteranno per sempre nella memoria di chi leggerà questo libro : Fabio, un ragazzo argentino innamorato della magia, la sua indomita, ironica, fantasiosa nonna e Carlos, l'amico del cuore che, come Houdini, sapeva accorciare le sue ossa fino a diventare piccolo piccolo.
Ed è soprattutto la storia dell'amore che legherà per tutta la vita Fabio al Fiore Azteco, la donna divisa in due durante un gioco di prestidigitazione che vive con la metà superiore posata sopra un vassoio.
È un amore che sa di follia, un'ossessione che lega Fabio al Fiore Azteco, ai suoi occhi neri, al collo sottile, alle braccia incrociate sotto il seno, con tutto il resto che semplicemente manca.
E mentre gli anni passano e la Storia si accanisce sull'Argentina, travolta dalla guerra per le Malvinas e da una spaventosa crisi economica, Fabio continua ad amare i misteri della magia, rifugiandosi nei sui ricordi di bambino, quando organizzava piccoli spettacoli nel garage della sua casa con l'aiuto dell'impagabile nonna e dell'amico Carlos. Ma è la passione invincibile per il Fiore Azteco che accende i suoi sensi e cancella tutto il resto
Ho trovato nel romanzo questi personaggi di grande spessore, profondi, che si stagliano sullo sfondo di una nazione povera e violenta, in cui la magia rappresenta forse una via di fuga.
"Il fiore azteco" è un romanzo di formazione; coinvolge il lettore, commuove, diverte. Un grazie sentito al suo autore e al traduttore, l'amico prezioso Gianni Barone, maestro nell'arte di rendere in una lingua diversa, storie ed atmosfere meravigliose."
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